A livello nazionale, la realizzazione di un sistema informativo ambientale è stata prevista con legge sin dal 1989, ed ha avuto nel tempo un continua evoluzione, in relazione al mutato quadro delle competenze (Riforma della P.A. e Agenzie per la Protezione dell'Ambiente) ed all'affermarsi delle tecnologie digitali.
Nel novembre 2001, nell'ambito della Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome, è stata sancita l'Intesa sul documento Programma di sviluppo del Sistema Nazione di osservazione e informazione ambientale, predisposto da ANPA (oggi APAT).
Il documento prevede un'architettura a rete distribuita (SINANet), organizzata ai livelli nazionali e regionali, dove i PFR (Punti Focali Regionali) rappresentano il riferimento per il livello territoriale regionale. Attraverso di essi, le Regioni garantiscono la messa a disposizione all'interno di SINANet delle informazioni di interesse nazionale e comunitario derivate dai dati delle attività di pianificazione, monitoraggio e controllo svolte sul proprio territorio. In questo schema APAT assume un ruolo centrale, in quanto ad essa compete il raccordo tra il Sistema Cartografico Nazionale del Ministero dell'Ambiente (Portale Cartografico Nazionale) e SINANet, comprese le componenti regionali (PFR), nonché la predisposizione periodica dell'Annuario dei dati ambientali.