La presenza di inquinanti nell’aria ne condiziona fortemente la qualità e rappresenta un importante fattore di rischio per la salute umana. Pertanto in diversi Paesi è stato utilizzato un sistema di indicatori in grado di esplicitare alla popolazione in modo semplice ed immediato il livello qualitativo dell’aria che si respira.Con Indice di Qualità dell’aria (IQA) si intende pertanto il sistema con cui è possibile visualizzare, per alcune aree del territorio regionale, un Indice funzione dei principali inquinanti valutato per tutti i Comuni di tutta la zona regionale presa in considerazione. Attualmente sono già stati attivati i seguenti indici: IQA dell’area Torinese IQA di Asti.
È un indice in grado di esplicitare alla popolazione in modo semplice ed immediato il livello qualitativo dell’aria che si respira ed è in grado di fornire tramite un’indicazione numerica e cromatica lo stato della qualità dell’aria e di evidenziare con assoluta immediatezza il livello di rischio per la salute dei diversi gruppi di popolazione.
|Un indice, in qualsiasi modo calcolato, descrive lo stato della qualità dell’aria per territori estesi, in cui le concentrazioni di inquinanti e quindi i livelli di rischio per la salute sono confrontabili. Tali territori possono quindi essere considerati aree omogenee. Questo richiede che, sulla base dei dati delle misure e delle stime che via via arricchiranno l’archivio storico della situazione della qualità dell’aria in Piemonte, le Province definiscano le aree che possono essere rappresentate da uno stesso valore. Le prime aree di sperimentazione dell’IQA sono la Conurbazione di Torino per la Provincia di Torino e quella di Novara per la Provincia di Novara che individueranno l’estensione territoriale dell’area di applicazione.
|Le principali criticità rilevate per la nostra regione riguardano la presenza nell’aria di ozono (O3), polveri fini (PM10) e biossido di azoto (NO2). Questi inquinanti presentano superamenti dei limiti stabiliti con il DM n. 60/2002 e di quelli che saranno stabiliti dalla Direttiva 2002/3/CE, con modalità e frequenze che richiedono particolare attenzione.
La situazione per il monossido di carbonio (CO) e benzene (C6H6) è di maggior tranquillità e comunque gli eventuali superamenti dei limiti sono sporadici e molto circoscritti, mentre la situazione relativa all’anidride solforosa e piombo risultano ormai stabilmente al di sotto dei rispettivi valori limite. Pertanto l’indice viene calcolato sulla base dei valori dei due inquinanti peggiori tra i tre più critici (PM10, O3 e NO2) in modo tale da fornire un valore complessivo della qualità dell’aria a cui è soggetta la popolazione dell’area omogenea.
|All’interno di ogni area omogenea, al termine del ciclo di validazione e di produzione delle stime, per ogni giorno sono disponibili più dati (uno per ogni Comune che compone l’area) per ognuno degli inquinanti considerati. Per ogni inquinante viene costruito un sottoindice seguendo modalità di calcolo specifiche.
Quando la concentrazione dell’inquinante nell’area omogenea è pari al limite di legge per la qualità dell’aria, il valore di sottoindice è pari a 100. I due sottoindici peggiori danno luogo all’Indice della qualità dell’aria per l’area in esame e per quel dato giorno. La suddivisione della scala dell’Indice in 7 classi consente una adeguata rappresentatività delle diverse casistiche di qualità dell’aria e situazioni di rischio sanitario.
classi | indice numerico | qualità dell’aria |
---|---|---|
0-50 | 1![]() | ottima |
51-75 | 2![]() | buona |
76-100 | 3![]() | discreta |
101-125 | 4![]() | moderata cautela |
126-150 | 5![]() | poco salubre |
151-175 | 6![]() | insalubre |
>175 | 7![]() | molto insalubre |
Ai sette livelli dell’IQA, oltre che i diversi colori, sono associati brevi messaggi che rappresentano i giudizi in merito alla qualità dell’aria ed alcune raccomandazioni utili alla popolazione.