Nel caso di PM10 e Biossido di Azoto la classe di qualità viene ottenuta integrando le informazioni fornite dalle stazioni del Sistema Regionale di Rilevamento della Qualità dell’Aria con quelle ricavabili dall’inventario regionale delle emissioni in atmosfera, il quale descrive le caratteristiche delle fonti inquinanti (impianti industriali, riscaldamento civile, traffico autoveicolare ecc.) che influenzano la qualità dell’aria in ognuno dei comuni della regione.
Nel caso dell’Ozono, che in quanto inquinante secondario non ha origine locale ma dipende dall’insieme delle fonti presenti su zone molto ampie di territorio, la classe di qualità viene ottenuta elaborando l’insieme dei dati rilevati dalle stazioni di monitoraggio su tre macroaree che nel loro insieme definiscono il territorio regionale. A tutti i comuni rientranti in una macroarea viene quindi assegnata la stessa classe di qualità.