I fattori di pressione legati al comparto C sono concentrati in corrispondenza delle conurbazioni di Torino, Novara, Asti e Alessandria, nonché lungo i principali assi viari extraurbani.
Tale fenomeno consegue dal fatto che l’emissione di ossidi di azoto da parte degli autoveicoli (a differenza di quanto accade per il monossido di carbonio) aumenta in corrispondenza di velocità medio-alte.
Lungo le principali arterie extraurbane, quindi, la minore densità di autoveicoli rispetto al traffico urbano, risulta del tutto o in parte compensata da velocità medie di percorrenza più elevate.Il comparto emissivo B risulta il secondo in ordine di importanza, con una distribuzione dei fattori di pressione sul territorio regionale maggiormente legata alle realtà locali (tra cui alcune conurbazioni) nelle quali si concentrano le attività industriali. Per quanto riguarda il comparto A, le zone con fattori di pressione superiori al fondo coincidono con le principali conurbazioni piemontesi: l’analisi di dettaglio dell’Inventario delle emissioni mostra che il contributo prevalente risulta legato agli impianti inferiori ai 50 MW, utilizzati per il riscaldamento domestico.